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Autore Una riflessione su Shyamalan
gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 02-08-2003 14:41  
Sembra che sia stato detto tutto su questo regista ma credo che detrminate analogie circa i suoi precedenti film siano tuttora rilevabili. Sarei d'accordo con quasi tutto quello che sostiene mattia ma credo che si debba dare attenzione a dei particolari interessanti che il regista usufruisce. Anzitutto in tutte le pellicole i suoi personaggi sembra sospirino, la voce è sempre bassa.Intento del regista è lavorare sul canonico senso di paura, con una tecnica specifica: farcela percepire nel divenire, come principio vero e proprio. Senza inventarsi stranezze particolari ha preso in considerazione tre elementi. La morte, nel primo film, La provvidenza nel secondo, e l'atavica coscienza dell'esistenza di mondi lontani.In tutti i suoi film non c'è certezza, non c'è orizzonte. Tutto lavora sulla narrazione. Il film che ho meno apprezzato e Signs, perchè, credo, Shyamalan abbia perso nel finale, il suo forte, mostrandoci l'atto pratico. L'alieno.
Nei film precedenti non ci sono variazioni di fotografia e musiche turbolente, il tempo è scandito lentamente. Ecco... questa è una delle cose che più apprezzo di lui. Ebbene potrebbe essere più maturo in Signs. Non credo. De gustibus

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non c'è niente di peggio di una ragazza che la pusher del proprio corpo

[ Questo messaggio è stato modificato da: gmgregori il 04-08-2003 alle 07:03 ]

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Deeproad

Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
Inviato: 02-08-2003 16:18  
Io l'ho apprezzato in tutti i suoi tre films. In maniera diversa, così come diverse sono le sue pellicole. Una cosa però è certa: sa essere originale ed è una dote, questa, che oramai in pochi conservano.
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Le opinioni espresse da questo utente non riflettono necessariamente la loro immagine allo specchio.

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Dubliner


Reg.: 10 Ott 2002
Messaggi: 4489
Da: sanremo (IM)
Inviato: 02-08-2003 17:05  
Anch'io l'ho apprezzato in tutti i suoi tre film e devo dire che forse il suo migliore è proprio Signs. C'è una cosa che secondo me Shyamalan sa fare molto bene: creare la tensione attraverso le immagini, lentamente, senza effetti speciali ma solo attraverso quello che riusciamo a vedere costringendoci ad usare la nostra immaginazione (e qui mi riferisco in particolare a Signs).
Concordo sul fatto che mostrando l'alieno alla fine del film abbia tolto qualcosa al film, ma era inevitabile.
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Io sono grande. E' il cinema che è diventato piccolo.
I miei dvd

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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 02-08-2003 18:32  
quote:
In data 2003-08-02 16:18, Deeproad scrive:
Io l'ho apprezzato in tutti i suoi tre films. In maniera diversa, così come diverse sono le sue pellicole. Una cosa però è certa: sa essere originale ed è una dote, questa, che oramai in pochi conservano.


I silenzi e le musiche sono azzeccatissime.
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la bruttura del vuoto è tanto profonda fin quando, cadendo, non ti accorgi di poterti ripigliare. I ganci fanno male, portano ferite, ma correre e faticare per poi giorie è un obbiettivo per cui vale la pena soffrire.
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ilaria78

Reg.: 09 Dic 2002
Messaggi: 5055
Da: latina (LT)
Inviato: 02-08-2003 23:04  
quote:
In data 2003-08-02 14:41, gmgregori scrive:
La morte, nel primo film, La provvidenza nel secondo, e l'atavica coscienza dell'esistenza di mondi lontani. Il film che ho meno apprezzato e Signs, perchè, credo, Shyamalam abbia perso nel finale, il suo forte, mostrandoci l'atto pratico. L'alieno.
Ebbene potrebbe essere più maturo in Signs. Non credo. De gustibus



io non credo che sings sia un film che parli della riflessione sull'esistenza di mondi lontani,gli alieni sono solo il prestesto per un viaggio interiore del protagonista,alla riscoperta dei valori dimenticati e del senso della vita perso a causa della morte della moglie,come credo di aver già scritto da qualche parte,non è un film di fantascienza ma estemamente concettuale in linea con gli altri suoi film del resto.un bel film pieno di suspence,in alcuni punti anche divertente,che forse in pochissimi punti cade leggermente nel patetico ma senza troppo esagerare.l'ho sicuramente preferito ad unbrekable.de gustibus
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...quando i morti camminano signori..bisogna smettere di uccidere...

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badlands

Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
Inviato: 02-08-2003 23:15  
mi piace il regista,e le atmosfere che crea nei suoi film,signs mi ha deluso un poco,ma per via delle idee che mi ero fatto,e che eran nate da quel che avevo letto.non si parla di alieni,o di cerchi nel grano.si parla di uomini.e delle loro debolezze.e di come esse siano,ancor oggi la forza che manda avanti il mondo.questo è molto interessante.il sesto senso,è il classico film da unica visione.se si conosce il finale,e si vede il film sapendo tutto,è quasi improponibile.ma il primo impatto è notevole.unbreakable è magari poco credibile,a tratti,ma è tutto retto da un'atomsfera incredibilmente cupa,densa,tetra,che quasi mai lascia spazio al sole,se non nel finale.è un quasi noir,originale,che si lascia vedere.dopo questi tre film,mi son fatto l'idea che sia un po' come verbinski,ossia uno spielberg in minore,ma che sa comunque raccontare storie che,in un verso o nell'latro,arrivano allo spettatore,e lo colpiscano dove lui,probabilmente,vuole.il prossimo progetto pare molto interessante.vedremo.
ciao!

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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 03-08-2003 09:11  
quote:
In data 2003-08-02 23:04, ilaria78 scrive:
quote:
In data 2003-08-02 14:41, gmgregori scrive:
La morte, nel primo film, La provvidenza nel secondo, e l'atavica coscienza dell'esistenza di mondi lontani. Il film che ho meno apprezzato e Signs, perchè, credo, Shyamalam abbia perso nel finale, il suo forte, mostrandoci l'atto pratico. L'alieno.
Ebbene potrebbe essere più maturo in Signs. Non credo. De gustibus



io non credo che sings sia un film che parli della riflessione sull'esistenza di mondi lontani,gli alieni sono solo il prestesto per un viaggio interiore del protagonista,alla riscoperta dei valori dimenticati e del senso della vita perso a causa della morte della moglie,come credo di aver già scritto da qualche parte,non è un film di fantascienza ma estemamente concettuale in linea con gli altri suoi film del resto.un bel film pieno di suspence,in alcuni punti anche divertente,che forse in pochissimi punti cade leggermente nel patetico ma senza troppo esagerare.l'ho sicuramente preferito ad unbrekable.de gustibus


Sicuramente utilizza entrambe le cose. Non possiamo trascendere il contesto in cui viene narrata una riflessione, il tramite.
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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 03-08-2003 13:36  
riporto una breve notizia sul suo prossimo film:
Dopo “Il sesto senso”, “Unbreakable” e “Signs” (in uscita nelle nostre sale), il regista indiano M. Night Shyamalan ha annunciato di essere al lavoro sul suo quarto film del terrore.

L’argomento trattato questa volta è la vecchia signora con la falce.

“Il mio prossimo film” ha dichiarato in un’intervista per un’emittente televisiva inglese “sarà basato sulla morte, su come essa s’impossessi delle persone e le spinga al suicidio. La storia verte intorno a Gilbert Foley, un uomo in una moderna Philadelphia che trova una tavola Oujia e comincia a parlare con lo spirito di una donna. Essa lo avverte che la morte lo sta cercando. Il problema è che Gilbert comincia ad essere affascinato dal morire”.

La storia pare interessante, e senza dubbio mr. Shyamalan è molto bravo a creare suspence, quindi è lecito aspettarsi un film abbastanza inquietante da inchiodare lo spettatore alla poltrona.

Il titolo attuale è “TBC” ma potrebbe mutare in “Tempus Fugit”.La data d’uscita, così come quella d’inizio delle riprese, è sconosciuta.




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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 03-08-2003 13:42  
da un'uletriore ricerca qualcuna dice:
È anche una casa isolata nella campagna. E il primo degli alieni, lo sfuggente immigrato indiano, il reietto che investì e uccise la moglie di Hess, è lo stesso Shyamalan.

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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 03-08-2003 23:07  
bla, bla, bla.

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mallory

Reg.: 18 Feb 2002
Messaggi: 6334
Da: Genova (GE)
Inviato: 04-08-2003 01:23  
Tra le osservazioni presenti nel thread, trovo che la più logica sia quella di Ilaria, soprattutto quando dice che l'alieno e la storia dei crope circles siano solo il pretesto per portare alla luce concetti ben precisi; concetti che trascendono le trame, e che si costruiscono in concomitanza con le immagini, che proprio attraverso le immagini e il loro uso nello spazio filmico, vanno a tracciare sentieri ben delineati nell'immaginazione dello spettatore, e in questo, M.N.Shyamalan si dimostra incredibilmente abile, riprendendo l'insegnamento del maestro Hitchcock.
In senso forse più generico, gli alieni di Shyamalan, sono il "mc guffin" del film; il mc guffin giustifica il comportamento dei personaggi, è ciò che per loro è più importante; attorno al mc guffin si snoda l'intera vicenda, e quindi si costruisce un percorso fatto di riflessioni, reazioni e riflessioni rispetto a determinate reazioni, che contribuiscono a delineare gli aspetti introspettivi dei personaggi piuttosto che quelli necessari allo sviluppo degli eventi. Per questi motivi la manipolazione visiva di certe situazioni del film, appare fuorviante, proposta in maniera differente rispetto alla classica narrazione di quello che potrebbe essere un film di fantascienza, essa è dedita per lo più a riprese allegoriche, o semplicemente necessarie all'esposizione di ciò che più preme evidenziare al regista, come in questo caso, il personaggio di Gibson, catalizzatore primo del concetto di scissione tra fede e miscredenza, destino e libero arbitrio; e al contrario, la quasi totale assenza dell'alieno stesso.
Ed è tutto qui in effetti il film, le immagini tendono a compendiare al meglio un percorso, che andrà ad istillare la riflessione nello spettatore, con la medesima metodologia impiegata da Alfred Hitchcock.

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mallory

Reg.: 18 Feb 2002
Messaggi: 6334
Da: Genova (GE)
Inviato: 04-08-2003 02:25  
Ah, dimenticavo, Shyamalam una mazza, è Shyamalan, indiano non arabo....

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gmgregori

Reg.: 31 Dic 2002
Messaggi: 4790
Da: Milano (MI)
Inviato: 04-08-2003 05:36  
Attraverso un'attenta analisi circa le recensioni fatte nel mondo emrerge una certa divisone sull'interpretzione del film. Shyiamalan, a parte nelle pubblicazioni su DVD sembra non avere rilasciato interviste in rete, o perlomeno, ho fatto fatica a trovarle. Sicuramente il film narra questo percorso riflessivo pieno di pecche recitative, ma, ripeto, non possiamo non prendere in considerazione il contesto. Se ha deciso di utilizzare i crob circle, come contesto nella narrazione, c'è un senso. Molti continuano a considerararlo un film, se non il film migliore di costui, io continuo a ritenere che ci sia una sommaria confusione che il regista ha inavvertitamente creato nel rispettare il concetto di fede e quello apocalittico. Oppure volutamente ha voluto usare l'ultimo come mezzo per un fine, come voi dite.
Io continuo a pensare che i cerhi, nn in quanto cerchi, rappresentino comunque qualcosa di trascendentale, come del resto tutte le manifestazioni astratte dei film precedenti.
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